Italiani attaccati a Herat:2 feriti
I militari non sono in gravi condizioni
Nuovo attacco subito dal contingente italiano ad Herat: due militari sono rimasti lievemente feriti. Secondo quanto si è appreso, uno ha riportato una leggera lesione a una mano e l'altro al collo. L'attacco si è verificato nell'area di Shindand, la stessa dove 24 ore prima un altro paracadutista era rimasto ferito durante un analogo scontro a fuoco.
La battaglia in cui sono stati coinvolti i militari italiani è stata molto cruenta. Nel corso della spaartoria numerosi insorti sono stati infatti uccisi e sul posto sono intervenuti anche due cacciabombardieri A10 che hanno garantito la copertura aerea. L'attacco, ricostruiscono al comando del contingente italiano ad Herat, è avvenuto mentre i paracadutisti della Folgore stavano effettuando un'attività mirata alla distribuzione di aiuti umanitari e di assistenza medica alla popolazione, richiesta dagli stessi anziani dei villaggi dell'area. Stando a quanto si apprende, i soldati italiani sarebbero stati avvisati di un imminente attacco dei talebani direttamente dalla popolazione locale.
L'assalto è stato condotto dagli insorti con armi portatili e contro carri: i parà hanno subito risposto al fuoco "neutralizzando una consistente parte della minaccia". Al comando di Herat confermano che i due militari italiani sono rimasti "lievemente feriti, uno alla mano ed un altro al collo". Non sono in pericolo di vita e sono stati ricoverati presso l'ospedale militare di Herat.
Il distretto di Shindand - dove i militari italiani sembra stessero conducendo attività umanitarie e di controllo del territorio - si conferma dunque uno dei più pericolosi dell'ovest dell'Afghanistan, tutto a comando italiano. Shindand, a circa metà strada tra le città di Herat (a nord) e Farah (a sud) è un importante crocevia di traffici illeciti di varia natura "e l'accresciuta presenza sul territorio delle forze Nato - sottolineano fonti militari - disturba".